Maffei uomo di teatro

Maffei avvertiva la centralità della questione del teatro per un rilancio europeo della letteratura italiana, attraverso un genere che negli altri paesi, soprattutto in Francia, era veicolo essenziale tra cultura d'élite e pubblico borghese. Spinto da queste convinzioni collaborò con la compagnia Balletti-Riccoboni per richiamare in vita il repertorio tragico italiano del XVI e XVII secolo.

 

Difese le rappresentazioni sceniche dalle accuse di immoralità del domenicano D. Concina ("De' teatri antichi e moderni" 1753). Al programma di riforma teatrale secondo l'indirizzo arcadico-razionalista volle dare il suo contributo con due commedie di costume, Le cerimonie (1728) e Il Raguet (1747), e un melodramma, La fida ninfa (1747) che fu musicato da Vivaldi. Il risultato migliore fu quello della tragedia Merope (1713), che fu ritenuta per diversi decenni un modello da studiare e imitare. E' un'opera costruita a

tavolino, che però ha il merito di equilibrare le esigenze di decoro classicista con quelle di un'azione e un linguaggio sufficientemente scorrevoli, secondo il gusto dell'arcadismo del secolo. Nel 1732 inizia un grande tour che lo porta a visitare molti paesi europei : in Svizzera, Francia, Inghilterra, Olanda, Fiandra, Germania e Austria.

La sue imprese letterarie, soprattutto l'opera teatrale Merope, gli avevano dato una notorietà internazionale.

Pubblicato il 14-10-2015