Raggiungibile, vicina e non perduta in mezzo a tante perdite...


Verona, 27 gennaio 2018

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Giornata della Memoria

In questa Giornata della Memoria, desidero condividere con tutti voi una riflessione del poeta rumeno ebreo Paul Celan, sfuggito alla deportazione nazista di cui invece furono vittime entrambi i suoi genitori.

Nel discorso di ringraziamento pronunciato in occasione del conferimento del Premio letterario Città di Brema nel 1958, egli ci richiama alla consapevolezza di come non possa esistere memoria senza un linguaggio che le dia voce e che si assuma la fatica e lo strazio della storia, per non dimenticare.

“Raggiungibile, vicina e non perduta in mezzo a tante perdite, una cosa sola: la lingua. La lingua, essa sì, nonostante tutto, rimase acquisita. Ma ora dovette passare attraverso tutte le risposte mancate, passare attraverso un ammutolire orrendo, passare attraverso le mille e mille tenebre di un discorso gravido di morte. Essa passò e non prestò parola a quanto accadeva; ma attraverso quegli eventi essa passò. Passò e le fu dato di riuscire alla luce, 'arricchita' da tutto questo. Con questa lingua, in quegli anni che seguirono, io ho tentato di scrivere poesie: per parlare, per orientarmi, per accertare dove mi trovavo e dove stavo andando, per darmi una prospettiva di realtà”.

Il Dirigente Scolastico

Roberto Fattore

 

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Pubblicato il 27-01-2018