Guerra in Ucraina


Verona, 26 febbraio 2022

Cari Studenti e Studentesse,
Gentile Personale tutto,
Gentili Genitori,

nella splendida luce di queste giornate di fine febbraio, le immagini e le parole della guerra in Ucraina raggiungono e interpellano la nostra interiorità e la nostra intelligenza, lasciandoci sgomenti e increduli.
Condividere sentimenti, pensieri, paure può essere un modo per sentirci anche in questa occasione una comunità scolastica coesa, aperta e vigile sulla realtà di cui siamo parte: faccio allora mie e rivolgo a tutti voi alcune riflessioni sul conflitto in atto che un nostro Docente mi ha inviato ieri sera, sicuro che esse diano voce al sentire di ciascuno.
“La guerra è vicina e squarcia l’aria, portando con sé le prime vittime, militari e civili, e il suo carico di angoscia, dolore e devastazione. Un terribile corredo che possiamo vedere, sentire, percepire, che tutti sappiamo inevitabile, sempre catastrofico. Eppure eccola qua, è incredibilmente tornata. Perché? Perché non riusciamo ancora a imparare bene, a fare nostra la splendida grammatica del rispetto reciproco e della pacifica convivenza? I Grandi mandano gli eserciti a fare la guerra, ma da dove la prendono, con cosa la costruiscono? Cosa possiamo fare per depredarne la materia prima, per prosciugarne le fonti? È una valanga che cresce alimentandosi di piccole paure individuali, di minuscole prevaricazioni sul prossimo, di infiniti atomi di conflitto? È la somma di mancate consapevolezze, di ignoranze storiche, di confusioni concettuali? O è un nodulo maligno nel nostro essere imperfetto, ancora distorto da un’irrazionalità animale? È solo la parte più nera del potere o è un virus, un altro tipo di virus, che non conosce gerarchie né ruoli e diffonde in un certo luogo e momento, subdolo e silente fino all’esplosione del contagio?
Molte sono le domande che tormentano le nostre coscienze, di noi che, seppur al sicuro e senza parte attiva, ci sentiamo egualmente vittime e carnefici in questa furia cieca. Domande che certamente oggi annichiliscono tutte le persone che la vivono direttamente. Si sentono spaventate, preoccupate, impotenti, ma certo anche inaspettatamente travolte da questo improvviso vuoto di senso.
A loro la nostra vicinanza, la nostra solidarietà e il nostro auspicabile aiuto. A tutte le persone del popolo ucraino, a quelle più deboli ed esposte, alle studentesse e agli studenti, a chi scappa e a chi resta per resistere, al loro coraggio. Ma anche a tutte le persone del popolo russo, certamente moltissime, che non vogliono la guerra, che non l’accettano, che cercano la via per fermarla, per dirlo.
La lingua della pace è complessa, lo sappiamo, ma va imparata e praticata. Impegniamoci a farlo. Per noi e per tutti coloro che oggi non hanno chi la ascolti.”


Per chiunque abbia desiderio di comunicare e condividere il proprio sentire, abbiamo predisposto su Teams una chat: Guerra in Ucraina – Condivisione di sentimenti e pensieri, nella quale liberamente esprimersi, nel rispetto della tragedia di cui siamo spettatori.


Il Gruppo “Maffei per la Pace” sta inoltre organizzando una serie di iniziative di solidarietà rivolte alla popolazione ucraina che verranno comunicate nei prossimo giorni; per eventuali proposte o informazioni è possibile fare riferimento alla Referente del Gruppo prof.ssa Angela Mondello

angela.mondello@liceomaffeivr.edu.it


IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Roberto Fattore

Pubblicato il 03-03-2022