È vero che al Maffei le materie scientifiche hanno un valore secondario e possono essere tralasciate?
Assolutamente no. Matematica fisica e scienze sono materie di primaria importanza, che non vanno mai dimenticate o lasciate in secondo piano a vantaggio delle altre discipline. È utile inoltre ricordare che la traduzione dal latino e dal greco è un’attività che richiede una capacità logica simile a quella che serve per risolvere problemi matematici.
Un consiglio per un rapporto tranquillo con il latino e il greco?
Ricordo che al Ginnasio, il mio professore di latino e greco diceva sempre: “Le lettere classiche non sono materie per supereroi!”. Gli do completamente ragione. Tutti possono riuscire; certo, non è facile. La cosa secondo me più importante è lo studio al biennio. Acquisire delle solide basi grammaticali tramite lo studio (spesso mnemonico ma necessario) di regole, costrutti e vocaboli, e verificare le proprie conoscenze traducendo regolarmente è fondamentale per trascorrere poi un liceo sereno e dedicarsi allo studio della letteratura senza l’”incubo” della traduzione.
Quante ore è necessario dedicare ogni giorno allo studio?
È necessario fissare una soglia minima. In media tre ore al giorno dovrebbero essere dedicate ai libri. Penso comunque che non sia tanto corretto ragionare in termini di numero di ore, quanto piuttosto di organizzazione. È importante organizzarsi, non restare indietro, tenere sempre sotto controllo il calendario. Una giornata di riposo può e deve esserci, ma quello che è davvero importante è gestire il carico di lavoro distribuendolo nei giorni della settimana.
Consigli per il metodo di studio?
Avere un metodo “collaudato” è molto importante per studiare meglio e più velocemente. Nel biennio la memorizzazione, soprattutto per le lingue classiche, ha un ruolo importante, affiancata sempre dall’esercizio e dall’applicazione delle regole studiate. Al liceo il metodo cambia, diventa sempre più importante cogliere i concetti chiave di ciascun argomento e rielaborarli con le proprie capacità. Studiare meccanicamente è faticoso e poco fruttuoso, è importante capire, sottolineare, schematizzare, far proprio l’argomento studiato per padroneggiarlo veramente e non dimenticarlo dopo averlo verificato.
È possibile fare sport o dedicarsi ad altre attività oltre allo studio?
Non è possibile, è fondamentale! Le ore di studio sono tante, le giornate pesanti, è importantissimo concedersi momenti di svago e distrazione. Fare sport, suonare uno strumento, uscire con gli amici, dedicarsi ad attività diverse da quelle scolastiche aiuta non solo a “riprendere fiato”, ma anche a vivere la scuola con più serenità. Alcuni di questi momenti possono essere vissuti anche all’interno della scuola. Il nostro liceo infatti prevede diverse attività accessibili a tutti: corso di teatro, corso di poesia, orchestra d’istituto, tornei sportivi, progetti archeologici e naturalmente il giornalino d’istituto.
È sufficiente uno studio scolastico?
Può esserlo, ma progressivamente diventa sempre più importante informarsi, leggere i giornali, fare letture personali, assistere a conferenze, avere interessi e coltivarli. Andare bene a scuola significa certamente studiare ed applicarsi con impegno, ma anche avere passione, curiosità e apertura nei confronti del mondo. Quest’ultimo aspetto, nella nostra scuola, è sicuramente molto apprezzato.
Quanto contano i voti? Sono l’unico criterio di giudizio dello Studente?
I voti naturalmente sono importanti, ma ogni tanto bisogna ricordare cos’è un voto. Un voto è un numero, un segno, usato per giudicare una singola prova in una singola materia. Nella pagella finale la media dei voti di ogni materia descrive l’andamento generale dello studente in quella disciplina. È importante ricordarlo perché non bisogna mai diventare schiavi del voto. Certo, ha la sua importanza, ma la scuola vera è fatta di persone, non di numeri. È molto importante l’atteggiamento che lo studente dimostra, l’impegno, la voglia di imparare, la disponibilità nei confronti degli altri, la curiosità. I docenti hanno il difficile compito di accostare una persona ad una valutazione numerica, ma nel farlo non hanno la pretesa di dare un giudizio su un individuo, quanto piuttosto di dargli un segnale, un avviso, di mostrarli un percorso, di riprenderlo o di premiarlo.
Quali incarichi di rappresentanza studentesca offre la scuola?
La nostra scuola si caratterizza per una forte partecipazione studentesca. Gli organi studenteschi fondamentali sono due, il Comitato Studentesco e la Giunta Esecutiva, gestiti autonomamente da noi studenti. Il primo è formato da tutti i rappresentanti di classe, si riunisce circa una volta al mese, ed ha importanti compiti, tra i quali l’elezione di alcuni membri della Giunta. La Giunta è formata dai quattro rappresentanti d’istituto e dai quattro di succursale, eletti da tutti gli studenti, e inoltre dal presidente del comitato studentesco, dai rappresentanti in consulta provinciale, e da quattro membri esterni eletti invece dal Comitato Studentesco. Questi studenti, riunendosi una volta la settimana, lavorano per organizzare varie attività: concerti, feste, progetti e altre iniziative culturali o di svago. Momento culminante è l’autogestione, in occasione della Giornata della Memoria e dei tre giorni delle Assemblee Riunite, nel corso della quale, al posto delle lezioni regolari, gli studenti maffeiani propongono e realizzano con una serie di attività un diverso modo di fare e vivere la scuola. Lavorare negli organi studenteschi è impegnativo, ma è un’esperienza che consiglierei a tutti. Permette di vivere la scuola in modo diverso, di vederla come occasione per esprimersi, di contribuire a darle una forma sentendola quindi più vicina e sviluppando un forte senso di appartenenza.
Pubblicata il 19-01-2016